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"Così sei tu" ,una della più belle canzoni dell'album "Anita" ha aperto il concerto del 19 marzo nel Teatro Ghione di Roma .Potrei chiamare questa serata "La serata di Anita "che ci ha profondamente emozionato con i suoi indimenticabili brani che ogni volta ci lasciano nel cuore le sensazioni meravigliose:"La notte più lunga del mondo",che io trovo molto bella con la sua dimensione così fantastica,quasi surreale,si avvicina a noi come se volesse raccontarci davvero la sua storia (che è forse la storia dei due fidanzati immaginari ),dando ad ognuno di noi la possibilità di sognarla come la vogliamo.La sua musica che meravigliosamente crescendo sempre di più come se volesse seguire passo per passo questa notte lunghissima ,interminabile ,esprime il tormento di un'anima che gira tra le sue pieghe notturne con un indescrivibile passione e nostalgia per una persona amata che è lontana .La musica e le parole s'intrecciano così bene,c'è una tale armonia tra di loro che effettivamente trasmettono all'ascoltatore tutta quella lontananza ,quella nostalgia che si sente e il senso di solitudine che è l'unico testimone delle strade spente e dell'ora sospesa tra gli angeli .

Poi "Anita","Distratta poesia","Un'idea"seguono sempre quella fantastica dimensione che continua a farci sognare con la straordinaria interpretazione e con i monologhi di Amedeo che era accompagnato ,come in altri concerti,dal suo pianoforte,dai filmati,da splendidi effetti di luci e di colori e dalle ballerine che hanno ballato con il brano "La stella dello sperone".

Poi la nave della musica ha continuato a girare tra le note delle canzoni degli altri album:"Una storia d'amore che è preziosissima per le generazioni come la nostra che ama rivivere sempre quel periodo d'oro della canzoni più romantiche.Poi dall'album "Su di me" ha cantato "Tutta intimità "e "Il suono".Poi un omaggio a Baudelaire con le canzoni meravigliose ""L'home et la mer" e "La musique".Poi tante altre canzoni come "Hallo hallo","La vita mia";"1950".

Come la sorpresa della serata Amedeo ha portato al palcoscenico del Ghione i giovani musicisti del Laborotorio Musicale Disaccordi”del Liceo Artistico "G.C.Argan" di Roma e del “Liceo Farnesina” indirizzo musicale.Insieme hanno suonato e cantato il brano "Cantare è d'amore " e hanno reso un omaggio a Lucio dalla con la canzone" 4/3/1943".

Come i precedenti concerti anche a questo concerto hanno partecipato i “Clown Dottori” cercando di creare un rapporto diretto con il pubblico , come sono soliti fare con i pazienti. La compagnia dei Clown Dottori permette la creazione e il consolidamento dei rapporti che vengono instaurati tra malati, familiari e personale sanitario. I dottori e volontari che scelgono questo tipo di terapia, operano in stretto contatto con l'equipe ospedaliera.