Amedeo oggi è stato ospite negli studi di Rai Due per parteciparsi alla trasmissione" L'Italia sul due" dalle ore 15 in poi .Abbiamo seguito con grande soddisfazione questo spazio che è stato dedicato a lui e alla sua carriera con una durata di oltre 40 minuti che sono trascorsi tra le domande e gli interventi degli ospiti presenti e anche con l'esecuzione dei quattro brani al pianoforte:"L'immenso", "1950", "Vattene amore" e "La vita mia ".Partendo da "L'immenso" ,il programma raccoglieva le fasi più importanti della carriera e della vita privata di Amedeo.

La parte più entusiasmante della trasmissione è stata il video _messaggio di Vittorio Feltri che ,definendosi come un fan di Amedeo, gli ha rivolto gli apprezzamenti molto sinceri e belli .Per Amedeo ha detto che da molti anni ascolta volentieri le sue canzoni e c'è un motivo per cui gli piace tanto Minghi :ha l'impressione che lui assomigli al suo giornale che è libero :"è una persona particolarmente cordiale che non si dà mai delle arie ed è una persona seria."

Alla domanda della conduttrice "E' vocazione la tua quella di diventare il musicista o hai iniziato per caso?"Amedeo ha risposto che è stata vocazione ,perchè ha sempre desiderato di fare questo mestiere. E ha specificato che non scrive solo canzoni ,ma si dedica anche alle colonne sonore.

Si sono partecipati alla trasmissione anche Simona Izzo,Edoardo Vianello,Mauro Micheloni e Alessandro Meluzzi con gli interventi molto belli .Vorrei far notare i commenti molto apprezzabili di Bice Biagi ,quando ha affermato che lui è un artista ,ma non è un divo, è una persona normale ,come tutti noi ,con una vita famigliare .Amedeo ha parlato anche del senso della famiglia che la sua famiglia gli ha trasmesso .Ha definito la famiglia come il nucleo dell'esistenza, dicendo che è indispensabile per uno che fa questo mestiere.Riferendosi ai valori del matrimonio e al senso di unione a lui donato dalle sue radici ,ha saputo cogliere con saggezza ,con bravura e con ammirevole discrezione le varie domande rivolte a lui sul matrimonio e sulla sua vita privata, riuscendo sempre a portare ad ogni argomento un vento di dolcezza e freschezza ,una raggio di spontaneità con la sua sensibilità ,con le sue simpatiche battute e con la sua fiducia assoluta nella vita e nella famiglia.Forse il particolare che apprezziamo molto sul suo viso è il suo modo di ascoltare e rispondere con il suo giovane e rassicurante sorriso che susciterebbe in ogni anima un grande senso di serenità e una radiosità che trasformerebbe ogni malinconia ad un'energia ,ad un'ondata di gioia e di emozione.La naturalezza che ha nel suo emozionarsi emoziona anche chi lo ascolta e anche gli ospiti dello studio che ammirano in lui questo suo lato di artista .E anche con la sua eleganza nell'abbigliamento e nel comportamento si può definire il musicista più elegante dei nostri tempi.

Simona Izzo ha fatto notare il grande dono che possiede un musicista,l'armonia che ha in sè e la sua capacità di accompagnarsi sempre con la propria ispirazione senza mai sentirsi solo,il fatto di avere una lingua per poter comporre e dire le proprie ispirazioni.Il conduttore Tv, Mauro Micheloni ha definito Amedeo come uno dei più grandi melodisti della musica italiana,dicendo che nel modo in cui da sempre compone la sua musica c'è una grande conoscenza della musica che è accompagnata dai testi molti belli e in questo senso 1950 rappresenta uno dei momenti più importanti della sua carriera e della musicalità di Amedeo,ma è anche una delle canzoni più belle della musica italiana.Dopo un piccolo ritorno ai ricordi del festival di Sanremo con questa canzone ,Amedeo ha parlato del grande evento del 2 febbraio all'audiorium Conciliazione di Roma con l'orchestra sinfonietta ,con la partecipazione degli artisti come Mietta,Serena Autieri che canterà 1950 con lui ,Rossana Casale che cantava la sigla di Fantaghirò e Lino Banfi per la marcia di Oronzò.

Alessandro Meluzzi ha descritto la canzone che Amedeo dedicò a Giovanni Paolo II, come una delle pagine di poesia che Amedeo ha interpretato con una forza profetica com'è spesso nelle sue canzoni:"Se c'è qualcosa che fa di lui un grande cantante ,grande compositore melodico ,ma ne fa anche un grande profeta dei testi combinati con la musica, è la forza dei certi racconti.Mentre si tornava con i filmati ai ricordi della prima esibizione di questo brano davanti al Santo Padre ,"Amedeo ha specificato che la canzone era stata scritta nel '92 ,esprimendo che l'incontro con Giovanni Paolo II è stato molto importante nella sua vita e nel suo mondo spirituale. Ha accennato che il 2 febbraio nel corso di questa festa c'è un pretitolo:Cuori di pace in Medio oriente"e ha raccontato che è andato a Gerusalemme e ha scritto questa canzone ,sognando sempre di cantarla con un cantante palestinese e con un cantante israeliano .Sabato sera questo sogno avrà finalmente il suo palcoscenico per realizzarsi..La trasmissione si è conclusa con l'esecuzione del brano "La vita mia " che portava già da ora le nostre anime così commosse al 2 febbraio ,all'auditorium di Roma dove si svolgerà questo straordinario evento di musica tanto atteso da tutti noi .

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