I
CONCERTI DEI FIORI
Quando andai a seguire il mio primo concerto mi veniva la sensazione di camminare su un prato morbido .Mi sentivo leggera come se calassero giù dal cielo tonnellate di petali e che si spargessero per le strade.Perchè lui... Amedeo mi fece sentire così.Mi fece sentir di camminare sulle mie emozioni come se fossi sui petali sparsi ai miei piedi.
I petali quando sono profumati di note musicali fanno sentire una persona sempre giovane .Passano 10 anni di canzoni sempre con lo stesso cantautore.Ma nella mia anima il tempo passa come in una canzone.
Soprattutto durante i primi concerti il palcoscenico mi apparì come un girasole gigantesco che abbagliava i miei occhi con le sue luci di indesrivibile bellezza.Mi veniva la voglia di essere una di quelle farfalline notturne che giravano follemente intorno alla luce.Nasceva in me un strano istinto che mi spingeva a correre verso la luce come se facesse parte di me.La farfalla non vedeva nient'altro che la luce.La farfalla aveva solo dei fiori in mano .La farfalla danzava intorno alla propria vita.
Il cantautore e noi il pubblico ,spesso e per un solo giorno ,dividiamo uno stesso destino e uno stesso scopo:La musica.Ognuno dei due ha due ruoli diversi,ma sono gli stessi i motivi che ci legano:Far sopravvivere la musica.Tutte e due abbiamo bisogno della musica.Siamo coscienti che dobbiamo fare tutto il possibile perchè la musica si goda di questo bel giardino nostro che è il mondo. Siamo responsabili della sua vita ,di proteggerlo dalle insidie ,dalle guerre,dal materialismo che stanno dominando sempre di più e dalle vanità ,dalle volgarità che si stanno diffondendo come una brutta malattia.L'unica nostra sorgente sana e forte è la musica.Se il cinquanta per cento di quel compito spetta al cantautore e ai musicisti ,l'altra metà spetta a noi che siamo gli spettatori..
La musica è come un bel giardino.Il cantautore ci offre i suoi bei frutti.I frutti hanno sapore d'amore e profumano di emozioni ,di pace e di unione.Bisogna cogliere il frutto nel momento giusto e cercare di diffonderli e far assaggiare anche agli altri il suo miele ,sentendoci responsabili anche noi ..Anche la musica ha bisogno di un sostegno ,degli incoraggiamenti ,del rispetto e dell'amore .Ha soprattutto bisogno di un pubblico che ha una mente pura come uno specchio pronto ad afferrare ogni suo riflesso come un raggio di luce.Tutto ciò può arrivare e deve arrivare soltanto dal pubblico.E il pubblico siamo noi.
Noi il pubblico viaggiante e il cantautore, per un giorno ,dividiamo la stessa città che non conosciamo..Arriviamo alla stessa città .La città non è nostra.Ma io ,in quell'unico giorno mi sento ,come se fossi stata da sempre in quella città ..Perchè?Perchè là c'è un teatro,un palcoscenico,un pianoforte e c'è Amedeo che anche soltanto con la sua presenza là nel teatro riempie la città.Per me ,in quei momenti delle spettacolo non esiste più un senso di solitudine.Tutta l'energia positiva mi raggiunge da lui.Noi ,alcuni esseri umani introversi,malinconici,timidi,inquieti e fragili ci trasformiamo alle farfalle colorate ,agli usignoli che cantano liberamente .Basta un suo sorriso amichevole che lui invia al pubblico dal suo palcoscenico .Quel sorriso in quel momento raccoglie tutte le gioie che quella città mi possa dare.La città si veste di colori e i suoi occhi diventano luminosi ,calorosi,perchè c'è il sorriso di Amedeo che tinge di sole la città.
A Bologna ,appena entro in Teatro Duse ,nell'ingresso mi si affaccia il cartellone che raccoglie su di sè tutti i pensierini dedicati dal pubblico ad Amedeo .Anche quel cartellone è come me ....Gira da una città all'altra ,da un teatro all'altro....In ogni città lascio pure io un pensierino ad Amedeo.Sono piccoli ricordi .
I visi delle persone che riempono il teatro per vedere Amedeo Minghi sono così diversi dai visi che girano fuori per le strade .Quelli del teatro hanno gli occhi luminosi ,belli come le gocce di pioggia che brillano sui chicchi d'uva. Le loro guance prendono un dolce colore simile a quelle delle pesche che si gioiscono sotto il sole.Diventano belle come se fossero toccate dalle mani miracolose di Afrodite.Quale luce le fa splendere così?La luce che emana dalla musica ,dal sorriso e dall'energia di Amedeo.Lui ha questa straordinaria capacità di unire sotto il suo aspetto tante qualità che pochi esseri umani possiedono.Lui manda un 'energia positiva all'umanità durante gli spettacoli.Ad un tratto un ondata di sentimenti e di emozioni comincia a circolare tra le poltrone del teatro.Le mani si battono e le punte dei piedi si adeguano ai ritmi della musica.I corpi sembrano di rimanere fermi ,ma l'anima in estasi gira tra gli strumenti musicali .Vorrei che fossero le mie dita a suonare così....e le mie dita si muovono insieme alle dita di Amedeo che sta al pianoforte.
Il teatro è l'unico luogo dove noi ,il pubblico dividiamo un pezzo di vita con il cantautore e i musicisti.Respiriamo la stessa aria e i nostri destini s'incrociano sotto una stessa cupola notturna.Non è come vedere un show televisivo in cui tutti i partecipanti mi sembrano che si divertino tra loro tutti insieme in uno studio e che io seduta lontana da loro chissà per quanti chilometri guardi soltanto la loro allegria.Non è come vedere un film che è stato girato un anno fa e che me lo fanno vedere invece solo in quel momento.
Nel teatro siamo tutti insieme nella sala e viviamo tutto come se viaggiassimo insieme ai musicisti nella la stessa barca.Loro cantano e suonano e noi li ascoltiamo .E la barca viaggia in un mare sconfinato ,in un mare senza sponde .In quei momenti vorrei che l'attimo si fermasse proprio là e che io non avessi più bisogno di niente.Vorrei che tutto il mondo scomparisse con i suoi guai,con il suo materialismo e con i suoi bisogni .Vorrei nutrirsi solo di quello che la musica ci offre la musica e non aver più bisogno di mangiare altro..
Nel teatro siamo tutti partecipanti...Tutti quanti siamo i protagonisti di quell'attimo delle cose che stanno accadendo,delle scene che si stanno formando sul palcoscenico.Siamo nella stessa barca anche per far sopravvivere il teatro.La sopravvivenza del teatro non dipende solo del cantautore ma dipende anche di noi.Se abbandoniamo il teatro e se lo trascuriamo ,il teatro muore come un mare abbandonato .Tutti siamo responsabili della sua manutenzione se vogliamo che questi splendidi teatri rimangano anche alle future generazioni.
A Bologna ho visto un pubblico molto bello ,cosciente,responsabile di ciò che possiede e che ha voluto dimostrarlo, partecipandosi allo spettacolo non solo come spettatore ma anche attivamente realizzando durante lo spettacolo una buona azione a favore delle associazioni per la ricerca sul cancro.Grazie Bologna! Ho sempre saputo che sei una città colta,attiva,energica ,amante di buona musica. Anche Amedeo è rimasto entusiasta di questa iniziativa presa dalle persone che lo seguono sempre in Emilia Romagna e ha pronunciato un bellissimo ringraziamento che esprimeva tutto il sincero affetto che lui sentiva per il pubblico .La sensibilità di Amedeo ,proprio in questi momenti,lascia i suoi meravigliosi segni su un dolce e timido sorriso e sulle sue pupille che con un riflesso d'oro abbraccia le emozioni delle persone presenti nella sala che colgono quei riflessi con intensi applausi.Sono momenti da non dimenticare .
Anche a Bologna Amedeo ha portato in scena il suo spettacolo composto da una vasta gamma di colori e di luci e dai ricchissimi strumenti suonati dai suoi musicisti di alto livello con la presenza dei violini, delle batterie,della tastiera , delle ghitarre e delle percussioni che ,tramite numerosi apparecchi ,offrono dal vivo ogni tipo di suono che si sente nelle canzoni.Tra le note magiche e i giochi di colori Amedeo ha presentato i brani del suo nuovo album seguito dalle piu' belle canzoni del suo repertorio precedente che lui chiama "Un viaggio nel nostro comune passato".Il pubblico di Bologna ,come sempre,si e' coinvolto in questa atmosfera con una grande anima ,circondando il suo palco con un gesto di affetto per dividere con lui gli ultimi attimi del concerto che e' terminato con le canzoni che quasi cantiamo insieme:"Vita mia,Vattene amore "e un bis di "Sara' una canzone ."
Io uccello prigioniero,
davanti all'oscurità del cielo
t'interrogo,bell'uccello libero!
Dimmi,e' la' l'ultimo giorno del mondo?
Il sole non verra' piu' a dorare le sbarre
della mia gabbia?
Va' dunque tu! Sali al di sopra
di questa cospirazione di nuvole,
cerca l'illusione che mi manca...
Canta!Canta per me la luce eterna!
Pensavo ai questi versi quando il mio treno sfiorava le belle onde dellAdriatico ...Un essere umano a volte è come un usignolo nella gabbia che si forma dalle condizioni che il mondo crudelmente ci impone .Siamo usignoli perfetti,timidi,obbedienti ma taciturni...Poi un giorno ,in un momento della nostra vita sentiamo la voce dell'usignolo libero che canta e che ci invita ad uscire a conoscere l'azzurro che c'e' in noi stessi.Siamo curiosi di conoscere il suo giardino di libertà.Lui mi canta con le sue parole .Ma io le sento come se mi dicesse:"
Vieni ,l'azzurro ti attende nella tua mente.
I fiori splendono nei tuoi occhi.
Afferra il mondo che è nel tuo sorriso!
Non attendere che il mondo cambi i suoi versi per te!
Sii la luce di te stessa!
Non sognare me che sono reale!
E' reale ciò che vedi.
E' reale il profumo che senti dal mio giardino.
E' reale se ti manco.
E' reale la tua nostalgia come la luna ,come la notte.
E' reale il tuo desiderio di volare come il sole ,come il cielo.
Diventa un raggio e vola!
Diventa l'onda e segui il vento !
E' reale il mare che nel tuo cuore si tinge di sole .
E' un'illusione la tua gabbia .
E' reale l'amore che ti sconfina.
Scrivevo questi versi guardando il mare . Qui sull'Adriatico mi sento più vicina alla Turchia,perchè qui non ci sono gli Appennini tra me e la mia patria.Il mare si allunga come un ponte largo e si piega poi verso il Mar Egeo per trovare Istanbul.Il mare separa ed unisce coloro che si amano.I gabbiani che volano qui volano anche ad Istanbul.
L'aereo che parte dal Fiumicino passa prima dal cielo di Pescara prima di atterrare ad Istanbul.Ed io ,ogni volta che passo dal cielo di Pescara mi ricordo di tanti concerti di Pescara e di tanti altri passati nella localita' dell'Adriatico durante i mesi estivi.Mando un saluto alla mia cara amica Manuela di Pescara. Guardo dal finestrino dell'aereo e tanti puntini luminosi in forma quadrata che vedo laggiu' ,diventano nella mia fantasia un palcoscenico in piena luce .Mi avvolge il cuore una irresistibile nostalgia per tutti i palcoscenici che lascio sulla terra e qualche lacrima negli occhi s'incrocia con gli ultimi raggi di sole .Seguo la strada del sole che tramonta un po' piu' tardi nel mio paese.Per tutto il sole che vedo, sogno le canzoni di Amedeo che pronunciano il sole. In quella altezza tra la Turchia e l'Italia ,dove non esistono piu' i confini e quando sono proprio sopra le nuvole,ascoltando le canzoni di Amedeo mi sento libera.
Manuela è come una sorella per me .E' la sorella che mi è mancata nella vita.Dovevo averne una ,ma la sua stella forse è spenta a metà strada prima di raggiungere il mondo.E poi forse ha cambiato la direzione e caduta qui a Pescara per diventare Manuela.Ci conosciamo da 9 anni e ci vediamo poco.Ma ci comunichiamo sempre.Ci unisce la stessa passione che sentiamo per la musica di Amedeo.
Il concerto di Pescara è sempre un fenomeno importante per noi .Numerossime persone scorrono da tante altre parti dell'Italia verso Pescara. Dalla Puglia,dal Molise,da Roma ,dalle Marche....Tutti siamo là alle 18.30 davanti al teatro ...Amedeo a volte ,quando può,riceve i suoi fans e le persone del pubblico anche qui a Pescara.Anche quest'anno la nostra lunga attesa è stata premiata e siamo andati a salutare Amedeo nel camerino del teatro.Veniva dal concerto di Slovenia della sera di prima.Aveva fatto un lungo viaggio.Malgrado la stanchezza del viaggio ci ha dedicato le attenzioni con la grande pazienza e la disponibilità che soltanto un grande cantautore come lui può dimostrare.
Il 12 aprile a Pescara tanti e tutti quanti volevamo vederlo formando una lunga fila davanti all'ingresso del teatro.Riesco a capire Amedeo in questi momenti .Non deve essere un compito ben facile trovare il tempo disponibile da dedicare alle persone soprattutto nelle ore delle prove .Sono i momenti in cui lui ,da una parte deve avere tanta concentrazione sul lavoro e dall'altra parte deve saper rispondere con le parole adeguate ,gentili e dolci all'affetto delle persone del pubblico e dei suoi fans che stanno vivendo i momenti attesi per mesi e mesi con la speranza di vederlo,sentirlo e stargli vicini . Ma lui capisce che ognuno di noi ha un cuore fragile e che se non lo vediamo ,qualcuno di noi ritorna a casa con gli scheggi nel petto.Allora l'ora che gli rimane tra la fine delle prove e l'inizio del concerto,quando è possibile ,la dedica a noi ,alle persone del pubblico che vogliono salutarlo..Ma siamo tanti..numerosi e ognuno vuole avere la sua parola da lui e vuole dirgli la propria.E quando siamo numerosissimi ,la capacità dei camerini non comprende tutti quanti insieme.
La grandezza di un cantautore si capisce anche da questa sua capacità di ricevere ,di affrontare il pubblico e di poter adeguarsi alle loro richieste ,alle loro esigenze ,ai loro discorsi..Non è un compito facile...Ma Amedeo ci riesce bene e si comporta davanti alla gente sempre con calma ,con razionalità,con coscienza . Non gli manca mai il calore e il sorriso.Persino nelle notti più fredde ,avvolto nel suo cappotto e nella sua sciarpa, a volte si ferma davanti all'uscita del teatro per dare gli autografi alle persone che lo aspettano.Tutto questo è per non offendere la gente e per non rifiutare le loro richieste.Soltanto un cantautore che vuole veramente bene al suo pubblico sarebbe capace di dimostrare questi bei gesti.Si vede subito che vuol bene al pubblico italiano da come parla con loro,da come si illuminano i suoi occhi ,dalle simpatiche battute che fa ,dall'interessamento che dimostra a tutte le loro questioni.
Nel teatro i posti erano completamente esauriti .Il concerto è iniziato con "Due soli in Cielo" .Subito dopo il nuovo album ha aperto la sua copertina alla presentazione dal vivo di tutte le sue canzoni .Dopo la conclusione della prima parte con "L'altra faccia della luna",nella parte seconda ,è entrato in scena il repertorio precedente con i pezzi più richiesti del pubblico:"Notte bella magnifica,Decenni,Cantare è d'amore,Così sei tu,Immenso,1950,I ricordi del cuore,Quando l'estate verrà,Un uomo venuto da lontano,Vita mia e Vattene amore con cui Amedeo invita il pubblico a cantare .
Sul palcoscenico di Pescara Amedeo era molto sciolto,molto a suo agio.Ma quando un pubblico è caloroso e vuole veramente bene al suo cantautore anche lui lo capisce e si apre di più verso il pubblico.Il pubblico di Pescara ha saputo veramente dimostrare questo calore .Si è partecipato non solo con gli applausi intensi ma anche con i suoi piccoli e meravigliosi gesti ,con parole di affetto ,di simpatia che hanno coinvolto il cantautore in un dialogo amichevole con il pubblico.In effetti il pubblico qui ha negli occhi e nel cuore la limpidezza delle onde dell'Adriatico.L'ho sentito anch'io vicino a me per la simpatia ,l'amicizia , il calore e il senso umanitario che dimostravano a me .L'ho sentito vicino a me perchè era un pubblico che sapeva avvicinarsi ad Amedeo.Quando intorno a me vedo un pubblico che manifesta un vero interessamento per Amedeo anch'io mi emoziono , mi sento legata con cuore a quel pubblico e mi sento soddisfatta.Mi dico:"Ho fatto tanti chilometri ma valeva la pena farlo perchè questo è un pubblico straordinario."
Incontro gli amici che hanno gli occhi veramente sinceri e limpidi:Luana,Dora,Beatrice,Luca e Marinella che è la sorella di Manuela ,Carla di Roma e stavolta c'era anche cara Edvige finalmente di nuovo tra noi.Il pubblico qui anche loro sono come le onde del loro mare.Sento queste onde che si muovono,cantano ,si partecipano vivamente .Il movimento non viene soltanto dalle prime file ma è il pubblico che si partecipa con uno spirito straordinario.Una ragazza dalle file di dietro corre verso il palco e consegna ad Amedeo una poesia dedicata alla pace e gli chiede la cortesia di leggerla ad alta voce anche ad altre persone che sono presenti nel teatro.Anche Amedeo si partecipa a questa vivacità della serata con più improvvisazioni,con le battute simpatiche .Quando il pubblico è veramente caloroso anche il cantautore si scioglie di più e si sente più a suo agio.Il teatro è pieno fino alla fine delle file presenti nella sala del teatro.
Alla fine del concerto le dimostrazioni di calore arrivano come le grosse onde che si sbattono al palcoscenico.Tanta ma tanta gente...A volte le persone che non vengono ai teatri e che non conoscono questo atmosfera musicale,pensano e credono che siano soltanto i soliti fans a circondare il palcoscenico di Amedeo per salutarlo.Invece la maggior parte di coloro che cercano di salutare Amedeo sono le persone del pubblico di quella città e in questo caso il pubblico di Pescara insieme a coloro che vengono da altre zone.Anche noi i fans naturalmente facciamo parte del pubblico e ci partecipiamo con entusiasmo alla gioa che si versa verso il palcoscenico .Ma siamo anche così gentili ,coscienti e timidi che in alcuni casi quando c'è un super affollamento davanti ad Amedeo,noi ci spostiamo dal palco proprio per lasciare lo spazio alle persone del pubblico che si avvicinano a salutare il cantautore.Però anche noi siamo una parte del pubblico e siamo la parte del pubblico più fedele ad Amedeo.
Vedo tantissimi visi nuovi.Vedo i visi che hanno gli occhi come due stelle.Sono occhi di gioia.Vedo le persone giovani .Ma ci sono anche le signore o i signori più maturi che con i loro figli,con le loro nipoti cercano di stringere la mano ad Amedeo.Ciò che è bello nei concerti di Amedeo è proprio questo.E' possibile vedere le persone di ogni generazione e anche la famiglia unita nel teatro tutti insieme come era una volta.Come eravamo noi in Turchia.Andavamo a sentire i cantanti nei locali specificamente destinati alla musica turca.D'estate sotto la lampade colorate degli alberi che abbelliva il locale c'erano le famiglie composte dalla nonna e dalla bisnonna ,dai genitori,dai bambini in carrozzine che dormivano rilassati dalla onde della musica e dai giovani che erano legati anche musicalmente ai genitori.Questo quadro spesso si ripete anche nei concerti di Amedeo,soprattutto nei concerti estivi che vengono organizzati nelle piazza..Perchè la musica non ha l'età.Le canzoni d'amore come quelle di Amedeo seguono un cuore in tutte le età.
E quel quadro era presente anche nel primo concerto di piazza che abbiamo avuto in questo inizio estate.Il 17 maggio eravamo al Lido di Lavinio.E' una località balneare in Lazio che ha donato ai miei occhi un'indimenticabile immagine con i suoi bellissimi giardini di rose e di gelsomini che tengono la compagnia alle silenziose e lunghe spiagge affiancate dai piccoli alberghetti,ristoranti e caffè.E nel mio cuore è rimasto come ricordo il loro calore umano e la loro simpatia.Appena sono scesa dal bus che mi ha lasciato vicino al mare ,mi ha accolto questo meraviglioso profumo di gelsomini che mi ricordavano un'Isola di Istanbul:Heybeli.La stessa tranquillità,il desiderio di abbandonarsi a quei profumi inebrianti ,una scalinata che corre verso il mare ,le ragazze e i ragazzi che con allegria vanno alla spiaggia come i giovani turchi di Heybeli.La loro infinita gentilezza e il senso di ospitalità assomigliano a quelli dei miei patriotti.Perchè proprio come i giovani turchi, anche i ragazzi e le ragazze di questo posto hanno una educazione e cordialita' meravigliosa e accolgono con il loro prezioso aiuto chi arriva .
Poi la cura che dimostrano nei giardini ,la simpatia e l'accoglienza turistica con modestissimi prezzi degli alberghi avvicinano subito a questo posto l'anima di chi arriva.Non dimenticherò mai il sorriso della simpatica e allegra signora che nella sua accogliente trattoria sulla spiggia mi ha detto con il suo dolce accento dialettale "Adesso faccio una buona spaghetti a questa bella bionda".E non dimenticherò mai la sua frittura di pesce che era così deliziosa , morbida e croccante .Non dimenticherò i profumi di gelsomini che mi hanno portato per almeno due giorni ai miei ricordi profumati di gelsomini.
Dopo un pomeriggio di mare che è passata con il bel sole tra i bambini che giocano felicemente accanto alle loro madri ,proprio di sera è venuta una persistente pioggia che ci ha costretti tutti a rimandare il concerto alla sera del giorno successivo.Con gli amici ci guardavamo con gli occhi un po' preoccupati.Anche Amedeo era già arrivato e nel suo camper ha ricevuto i suoi fans e molte persone del pubblico prima di riprendere la strada per Roma.Quale altro cantautore avrebbe regalato questo bel gesto a chi ha fatto tanta strada per venire a vederlo?La sera succesiva alcune persone non sono riuscite a tornare al concerto,ma almeno sono andate via con un bel ricordo nel cuore:Poter salutare Amedeo:Questo ricordo ,per tante persone del pubblico , è prezioso come un gioiello.
La sera di domenica il 18 maggio finalmente il bel tempo ci annunciava il concerto tanto atteso nella piazza della cittadina .Il programma estivo offre un nuovo repertorio che è diverso da quello del teatro.Amedeo apre lo sipario cantando "Un idea" e affiancandola con le splendide proiezioni del mare,delle onde che sfiorano la sua figura come se volessero rappresentare il destino di un poeta :Quello di navigare nel mare delle note e delle parole che lo tirano verso di sè ,lo avvolgono,lo trascinano come il mare che si muove senza mai dire il suo mistero.Il poeta lo cerca nel suo mare entrando nella profondità della propria anima che si accosta solo con quelli schizzi delle onde alle nostre anime.Ci fa sentire vicini a lui,uniti a lui.Tra di noi c'è un mare che ci unisce e ci separa.Lui immerso nel mare ci guarda con gli occhi del poeta che vuole comunicarsi con la sua gente tramite il blu interminabile e il candore delle onde.L'unico modo di avvicinarsi alla sua anima è questo:Immaginare di dividere con lui quel mare .E noi lo dividiamo anche dopo con le canzoni che vengono :
"Dedicata" cantata con una voce fortemente sensibile che sente veramente il dramma di una ragazza che si è perduta tra i suoi sogni perduti.Cercava i sogni come tutti li cercano,ma ha trovato un destino ben diverso che spesso vediamo e non vogliamo vedere come il lato scuro della luna .Fingiamo di non vederla.Ma lei esiste.Poi arrivano altre canzoni come "Piccola spina " con l'immagine della ragazza che ci colpì veramente per la sua bella figura che danzava con deliziosi movimenti e con un trasparente velo in mano che creava una bella armonia con il jeans indossato da lei :Come due simboli belli del passato e del nuovo:La modernità di un jeans e il romanticismo del velo.Come le canzoni che si alternano tra il passato e il presente:Dal presente arriva "Le tue favole " e dal passato "Questo è vivere "."La speranza" e L'altra faccia della luna dal presente.Poi i pezzi più belli del repertorio;"Decenni,Notte bella magnifica,Emanuela ed io,Immenso ,Cantare è d'amore,.S.Michel,Un uomo venuto da lontano,1950,La vita mia,I ricordi del cuore.Un bis della canzone di Sanremo:"Sarà una canzone" che viene accolto con il massimo calore del pubblico presente in piazza.
Ho visto i giovani che si avvicinavano al palco .Stringevano la mano ad Amedeo e con una voce traboccante di sincera emozione gli dicevano:"Sei unico.Continua sempre così.!Non cambiare mai!Sei bravissimo!"Salivano sul palco le bambine piccole per salutarlo.Una dimostrazione di affetto così spontanea e piena di calore ha commosso Amedeo e ha salutato a lungo il pubblico.
Quando e' sceso dal palcoscenico ,Amedeo si e' trovato davanti a una grande folla che continuava a circondarlo con affetto,con rispetto e con la delicatezza.La richieste di autografi erano così numerose che lui riusciva ad avanzare appena, cercando di accontentare le persone.I suoi assistenti tentavano di aprirgli il passaggio..Era meravigliosa una serata così .Amedeo è stato accompagnato dalle persone del pubblico fino alla sua auto e dai suoi assistenti che cercavano di fargli il passaggio .E lui e' partito inviando il suo simpatico cenno di saluto a tutti.Un "Ciao " pronunciato amichevolmente da lui rimane nei nostri cuori come un piccolo fiore da ricordare per sempre.
In Turchia esiste un bel rito :Mentre qualcuno sta partendo dice a chi rimane là "Allahaismarladik" che in italiano più o meno può significare "Ti affido a Dio".La persona che rimane ,gli risponde " Gule Gule " che significa "Vai con il sorriso".Con queste parole auguriamo un viaggio allegro alla persona che sta andando via.E' una forma di saluto come dire "Arrivederci " e si usa per alleggerire e rendere un pò più dolce la partenza .A volte aggiungiamo anche altre parole come "Che sia aperta la tua strada! ".E' sempre un buon augurio.Viene dalle tradizioni.
In Turchia gli addii hanno importanza come il saluto di benvenuto .Perchè la vita è così ,è fatta dagli incontri..Ci siamo incontrati ,ci siamo salutati.Il saluto di benvenuto era bello.Deve esssere bello anche il saluto di addio...La vita è fatta solo da quelli attimi che rimangono tra il saluto di benvenuto e il saluto di addio. Tra gli attimi ci sono anche gli ostacoli.Un ostacolo potrebbe anche separarci.E non ci si potrebbe vedere mai più.Oppure ci si potrebbe incontrare anche il giorno dopo.Ma ci si saluta anche se in certi momenti le lacrime si annodano in gola ,cercando di tenere il sorriso per addolcire il viaggio a chi va via dicendogli "Vai con il sorriso" .E un rito facile che in Turchia si scambia anche distrattamente tra coloro che si vedono tutti i giorni.Diventa drammatico tra coloro che vanno ai luoghi lontani e che non sanno quando ci sarà il prossimo appuntamento e se ci sarà.
Ogni volta che Amedeo parte con la macchina da una piazza o da un teatro ,tutto il pubblico continua ad applaudirlo e salutarlo .In quel momento come tanti e tra tanti altri fans ,pure io gli mando con la mano un cenno di saluto .Ma dentro di me gli dico "Gule gule ","Vai con il sorriso".
Amedeo non lo sa ,ma io gli mando
lo stesso questo bel saluto che è come un bell'augurio.
MUGE