Roma ,la sorella di Istanbul che era l'antica Costantinapoli.E' la prima scintilla che abbaglia gli occhi a chi viene da Istanbul con un aereo.La prima stella che sorge nel cuore,come il primo amore.Come si dice da noi:"E' il prediletto negli occhi".Anche per me fu così:Fu il primo raggio di sole che mi accolse quando lasciai la Turchia tanti anni fa in un giorno di capodanno gelato ,dicendo "Addio" ad un Istanbul che si scoppiò in una bufera di neve come se non volesse lasciarmi partire.Sembrava un amore che tratteneva le sue lacrime disperate in un sorriso triste e malinconico .
Fino a quel giorno io non sapevo cosa volesse dire la separazione.Nel mio vocabolario non esisteva quella parola .Mi sdraiavo come bambine sul prato verde dei sogni.E salivo con l'incoscienza dei miei anni troppo freschi su quell'aereo che mi portava ad una destinazione dalla quale non sarei più tornata .Lasciai come un ricordo di me solo un ciuffo dei miei capelli al mio piccolo cuginetto Tolga che lo mise in mezzo ad un quadernino suo.E a casa sua ,nell'ultima ora che mi rimaneva prima della partenza , facemmo la nostra prima colazione che era stata preparata secondo le tradizioni turche con un tè denso e profumato ,con un formaggio bianco tipico della Turchia e che ha un sapore simile alla feta ,pane tostato ,marmellate fatte in casa dalla nonna , le olive e le uova.Durante la colazione ammirai il suo piccolo albero di Natale che lui aveva decorato con i semplici batuffoli di cotone per crearci l'effetto della neve e con la carta crespata a colori.Era il dolce bambino con il bel visino angelico ,sul quale il candore creava un dolce contrasto con i suoi occhi che brillavano come due olive .E quelle due olive sono cresciute senza che io potessi vederle crescere,come nello stesso modo Istanbul è cresciuto senza di me,per diventare una città enorme di ineguagliabile bellezza .
E Roma ,quello stesso giorno, fu la prima consolazione ai miei occhi con il suo profumo di caffe' che mi diede subito un benvenuto in aeroporto dopo un volo di due ore..E poi con il suo sole mi presentò la città in un gennaio che non sembrava nemmeno gennaio con tutti quei bellisimi caffè che tenevano ancora all'aperto i loro tavolini piccoli tondi che erano coperti dalle tovaglie in color rosa...E poi il sapore del primo piatto di lasagna mi calmò il senso di solitudine .L'incontro casuale con alcune amiche turche proprio nei caffè messi al sole mi fece sorridere .La amiche che tornavano dal shoping mi fecero vedere le belle scarpe e una borsa di pelle meravigliosa in color verde che avevano comprato.Poi i primi giri tra le bellezze storiche della città mi conquistarono.
I caffè italiani con quei tavolini tondi nelle piazze dove i ragazzi suonavano le chitarre sono rimaste per sempre nel mio cuore; anche perchè il primo bel complimento che ricevetti qui in Italia mi arrivò in un giorno così ,in un luogo così da un ragazzo italiano che suonava la chitarra .Alzandosi le ciglia coperte da un paio di occchiali affascinanti che volevano sembrare quasi distratti verso di me ,mi disse :"Ma che begli occhi hai tu!" In quegli anni le belle parole si formavano così da sè ,spontaneamente ed erano dette così semplicemente e soltanto perchè erano belle...Anche i bigliettini venivano così dal cuore e avevano un solo fine : Essere soltanto un bel bigliettino scritto come era nato in quell'attimo dal cuore.
Mi promisi di tornare entro pochi giorni alla Fontana di Trevi,alla Piazza di Spagna e alla Piazza Navona e dovetti partire a Firenze che era la sede dei miei studi.Promisi alle mie amiche che mi sarei fatta trasferire a Roma .Ma la vita non mi permise di mantenere la promessa. Rimasi a Firenze .Il destino avrà voluto così ,perchè non c'è un altro motivo per spiegare quale vento avrà portato a Firenze ,separandola dal bel grembo del suo paese, una ragazza giovanissima che conosceva nè Firenze ,nè Roma..Forse un vento che tirò così e scoprì me lasciandomi la sensazione che io,continuando a vivere in quel grembo così dorato,non avrei più trovato l'amore.
Mentre Firenze copriva la mia vita,le mie giornate,la mia realtà con il suo affetto più sicuro , i ragazzi con le chitarre mi tennero per sempre compagnia lì in quella breve sequenza della mia memoria ,come un fotogramma a colori che rimane ferma sullo schermo quando si strappa una pellicola nel cinema .
Anni dopo quando arrivai ad un periodo un pò più maturo della mia esistenza ,un grande cantautore che viveva il suo periodo dorato nella sua professione maturata attraversando goccia per goccia il mare della musica ,mi attirò a Roma con la sua chitarra e con il suo pianoforte: Era Amedeo Minghi .Mi affezzionai ai suoi concerti in Teatro Sistina.Oggi torno a Roma sempre volentieri e non mi sento estranea a questa città.Quando ritorno da Istanbul, in aeroporto di Fiumicino mi sembra di essere già arrivata a casa.
Ma stavolta il 22 maggio non eravamo piu' al Sistina.Considerando che eravamo quasi alla fine della primavera ,con un tempo caldo e soleggiato , è stata una bella idea scegliere Il Parco della Musica come la sede del nostro nuovo concerto; anche se il teatro in genere è piu' amato ed accettato come una dimensione piu' adeguata ad un artista come Amedeo Minghi.La sua espressione artistica trova la sua cornice ideale in teatro proprio per incontrare meglio l'udito del pubblico.Pure io ,nei teatri riesco a concentrarmi profondamente nel suono,nella scenografia e nella voce di Amedeo,sentendomi più in intimità con la sua interpretazione .Ma dall'altra parte penso che bisogni essere aperta alle nuove esperienze anche negli auditorium offerti ora al pubblico dalla nuova tecnologia e dall'architettura contemporanea che uniscono la musica alla modernità dei loro nuovi spazi piu' ampi e costruiti con i nuovi criteri.Pensando da questo punto di vista direi che Il Parco della Musica mi ha colpito gli occhi con un senso di ammirazione per le sue meravigliose strutture che sono indispensabili in una città grande come Roma che ha un pubblico piu' numeroso.
Il personale del auditorium ha aperto le porte circa alle 20.15 .Erano presenti numerosi fans provenienti da varie parti dell' Italia insieme ai fans di Roma e ad un vastissimo , calorissimo e elegantissimo pubblico romano.La sala che conteneva una platea molto ampia ,era circondata dalle due ali della galleria che raggiungeva le due parti laterali del palcoscenico ,prolungandosi con un disegno molto raffinato ed era pienissima.
Il palcoscenico si offriva con tutta la sua maestosità alla vista del pubblico senza dover più nascondersi dietro un sipario .Amedeo,entrando da una porta ,è salito sul palco per una piccola scala di pochi gradini che si trovava nella parte sinistra del palcoscenico .Si è avvicinato al suo pianoforte tra gli intensi applausi dei romani e le luci meravigliosamente belle che donavano alla sua sottile figura una chiarezza molto nitida.Era elegantissimo. Indossava una giacca bianca che dava una particolare luminosità al suo viso e una maglietta nera con un pantalone nero di taglio molto moderno.Secondo il mio parere Amedeo ha sempre avuto ottimi gusti per vestirsi e il color bianco certamente e' uno dei colori piu' adeguato ai lineamenti del suo volto.
Al
suo pianoforte, Amedeo ha aperto
la serata con "DUE SOLI IN CIELO
".Era circondato dalle ragazze dei
violini che indossavano eleganti abiti
in color nero ,e dai suoi musicisti
: Luca Perroni che dirigeva i violinisti
con un talento eccezionale ,suonando anche
contemporaneamente la sua tastiera ,poi
Giandomenico Anellino con la chitarra,Alessandro
Mazza al basso,Roberto Mezzetti con
la batteria e con le percussioni
di Luca Scorziello che ha usato
numerosissimi strumenti molto interessanti.Poi
siamo entrati in una bellissima galleria
di luci e colori tra la tenera ,dolce
musica e i disegni d'amore del nuovo album.
Vari temi d'amore e i ritratti dei loro personaggi hanno cominciato a riempire la mia immaginazione:"IO E TE " che disegna la unione dei due protagonisti di una storia d'amore tramite un senso di perdono e una goccia di lacrima che si annoda in gola e che spesso si scioglie per riaffermare la presenza dell'amore tra loro ,per risolvere l'incomprensione.Poi appare la splendida voce della corista che si unisce all'interpretazione di Amedeo per la canzone di "STORIA DI UN UOMO SOLO ".Definirei come un vero successo questo brano soprattutto quando viene presentato così con lui che si abbandona alla parte vivace della musica con un straordinario dinamismo , con gesti morbidi del corpo e con lei che dalla sua tenera e passionale voce invia le noti più belle che qui rappresentano la sofferenza nascosta e ancora viva nell'anima del protagonista e la sua solitudine interiore causata dall'assenza di lei. E LEI è presente vivamente nella musica proprio con la sua assenza ,come un amore che lascia dietro di sè un bagaglio carico dei relitti sommersi nella nostalgia , negli intenti mai realizzati e di conseguenza nelle illusioni spezzate. Mi sono emozionata tantissimo davanti a questa sensibile interpretazione che mi e' davvero piaciuta molto.
Poi altre canzoni come "Cacciatore " cambia la pagina della storia e comincia a parlarci di un uomo che ,al contrario del protagonista di "Storia di un uomo solo" si assume da solo la responsabilità di proteggere la sua donna ,la sua unione familiare e il suo bambino cercando di costruire a lui un futuro , in un mondo duro dove si da una lotta che afferma il famoso proverbio:"Dente per dente,occhio per occhio. ". Poi "PENSIERO DI PACE" con il suo senso di ottimismo rivolto al mondo e con il pensiero che trova le sue lettere adeguate per formare la pace .
Arriva finalmente "BELLA STELLA "che io ho atteso da tanto e offre ai miei occhi il suo cielo notturno dove un ricordo e una nostalgia appaiono tra le foglie e il vento freddo di una stagione che è in fondo è la vita e che porta via le foglie verso un amore che una volta senza sapere il perche' andò via e LUI non la fermo'.E LUI corre ancora dietro quella scia con la speranza di afferrarla nell'infinito degli attimi di una canzone.Ma cio' che afferra nel buio e' solo la nostalgia di LEI. Sono le sequenze che possono anche accadere nella vita :Va via lui e lei vorrebbe fermare i suoi ultimi passi che lo stanno allontanando da lei ,ma non lo fa .Oppure va via lei con gli sguardi malinconici e vorrebbe che lui la fermasse ,ma lui non lo fa.Eppure la vita smarrisce poi tra quei passi mai fermati e quei gesti mai fatti per lasciare i cuori in un senso di rammarico che tira avanti la vita verso una stella mai afferrata.Ma l'amore è anche questo.Bisogna aver la forza di afferrare la stella ,fermarla ,se non la si vuole perdere.
La stella cade in "Le tue favole " come il desiderio di rivivere un altro giorno d'amore come quella che si vive nelle favole e gira ancora il suo sogno d'amore in una sequenza fatta dalle parole che si accarezzerenno e si porteranno oltre i confini del mondo,in cerca di un tempo senza tempo e uno spazio che va oltre lo spazio.Il palazzo d'oro dell' innamoramento è là,nell'Oltrespazio. E' quella la sua vera sede ,tranne i suoi fuggiaschi e inafferrabili viaggi che fa dentro il nostro cuore.
"Alla Fine" che con il suo splendido ritorno ai nostri tempi ci dice che capiremo poi un giorno la sua storia.Amedeo ,con il suo pianoforte,ci regala una meravigliosa interpretazione di questo brano che una volta nei suoi anni piu' giovanili l'aveva accompagnato agli studi di Milano per diventare la sua prima incisione.E proprio in quei tempi questa canzone aprì la prima pagina .
Poi il tempo cambia nel battere di una ciglia e il presente rientra all'improvviso con la canzone che ha interpretato a Sanremo: "SARA' UNA CANZONE".
Nel frattempo guardo le dita abili di Luca che suonano tanti piccoli e straordinari strumenti per ricrearci i suoni della vita in quell'attimo sul palcoscenico,perche' cio' che si racconta è la storia della vita e dell' amore che può capitare a tanti.
"Come eravamo anni fa " si presenta
alla mia immaginazione con i due protagonisti
che una volta timidamente andavano a veder
un film di Toto' ,viaggiando con il vecchio
tram.LEI non poteva fare tanto tardi
e doveva rientrare in casa prima che calasse
il buio.LUI ,felice di avvolgere le sue
bracce intorno alle spalle di lei,ma anche
ansioso e temendo di farle fare tardi
,accelerava i suoi passi per portarla
in casa.Erano cosi' innamorati che non
riuscivano forse nemmeno
capire il tema del film che stavano guardando.Lui
pensava a lei che era al suo fianco e
ad un futuro che non verrebbe mai per
loro due ..Lei pensava a lui
,ma anche alle ore della giornata che
inevitabilmente si consumavano e che non
sarebbero mai piu' riprese..Oggi dove
sono loro due? Vorrebbero ancora rifare
quei passi accelerati davanti alle modernita'
e i contrasti dei nuovi tempi? Io
penso di sì.
E nei tempi di oggi si presenta la protagonista della canzone "DEDICATA ".Le luci si addolciscono e LEI, la giovanissima neorappresentante di un tema ben difficile dei tempi crudeli si presenta alla mia immaginazione passando davanti a me con i tacchi alti e sparisce nel buio delle strade con gli occhi non guardati dalla gente .E forse i suoi occhi non vorrebbero incontrare gli occhi di nessuno ,finche non trovi gli occhi di quell'unico che la guarderà un giorno da un'altra dimensione sognata e desiderata anche da lei:la dimensione del vero amore.
Le storie del nuovo album si concludono con "L'ALTRA FACCIA DELLA LUNA"che diventa un riepilogo in compania delle proiezioni che a me appaiono come i disegni e le forme di un'immaginazione che vola nell'oltrespazio e tra le sfumature grigiastre che rappresentano i nostri tempi .In mezzo a tutto questo appaiono gli occhi che guardano il mondo e si presentano come gli occhi che ognuno di noi possiamo interpretare in modi diversi come ognuno di noi vediamo il mondo..A me appaiono come gli occhi incerti che volano ,vengono e scappano tra i disegni dell'oltrespazio e le sfumature dei grigiori del mondo reale ,in cerca del proprio disegno nel quale non possano piu' esistere le forme ,ma solo una dimensione propria ,un rifugio puro come specchio.
Cosi' si conclude l'analisi del nostro mondo interiore che ognuno fa dentro di se' ,trovando in ogni canzone la propria interpretazione.Poi ritorniamo a rivivere il nostro comune passato ,tramite le canzoni piu' splendenti di un repertorio che porta Amedeo ad un limbo che le onde del mio cuore cominciano lentamente ad accarezzare.
Cade sul palcoscenico come una meravigliosa fonte di vivacita' ,di innamoramento e di dinamismo il "CANTARE E' D'AMORE" che pochi anni fa apri' il sipario ad una serie di canzoni che nel 1996 divennero le piu' originali della storia della musica italiana.In quelle canzoni l'amore non fu raccontato come un racconto,ma fu semplicemente l'amore ,prima che diventasse una storia.L'amore fu solo Lei che ancora non era una storia,ma era sparsa in tutti gli elementi dell'universo tramite gli occhi di Lui che cercava le sue parole per dirlo a lei;per dirle solo il suo amore.E per dirlo raccoglieva mille nomi d'amore.
Poi l'amore ritorna ad essere di nuovo la storia con altre canzoni:"Notte bella magnifica","I ricordi del cuore","Decenni","Cuore di pace" e "1950" dagli anni della storia italiana.Ritorna "ANITA" che è sempre presente al fianco di Giuseppe ."COSI' SEI TU" che viene interpretato da Amedeo ed è accompagnato dalla voce magica del coro ."UN UOMO VENUTO DA LONTANO" con le immagini del Papa.
Poi "S.Michel" che mi ha trascinato tra i ciotoli di un mare tramite il suono di un particolare strumento che Luca Scorziello manovrava in mano per creare l'effetto di mare e il senso di vivere tra le onde che sfioravano i sassi e la sabbia.La musica ha anche questi piccoli miracoli.
La sorpresa della serata era il "VICERE" che Amedeo ha cantato come un omaggio al pubblico che da tanto gli chiedeva questa canzone e sullo schermo gigantesco sono apparse le immagini del balletto nelle strade di Napoli.
Poi come sempre "VITA MIA ", "IMMENSO", "VATTENE AMORE","LA SPERANZA", "EMANUELA ED IO " e il pubblico che si e' scatenato con gli applausi ,soprattutto dalle parti della galleria un grande affetto da parte dei giovani per Amedeo che lo salutavano calorosamente.La folla ha cominciato a scorrere verso il palco e lo hanno circondato con lunghi e permanenti gesti di affetto e con le mani che cercavano di salutare Amedeo con vivacità ,con emozione e con interminabili applausi .
Mentre suonava la musica di "SARA' UNA CANZONE" per diventare un bis,il pubblico ha trattenuto Amedeo .E lui ,con il viso contento , emozionato ,ma anche tranquillo di chi ha compiuto la propria operazione con vittoria ,si e' fermato a lungo sul palco per salutare le persone , gli amici.
Mentre i camereman di Video Italia stavano afferrando le ultime riprese ,il palcoscenico viveva in quei momenti gli ultimi tocchi che una serata cosi' indimenticabile stava lasciando ai suoi colori , alle sue luci,ai miei sguardi e ai miei sentimenti che inevitabilmente seguivano il caro Amedeo.
Colori ,luci ,sguardi e sentimento ,ecco....la musica di Amedeo ,sul palcoscenico ,mi lascia questi quattro elementi ,prima di partire e andarsene via per ritornare al suo ignoto.Come un mare che lascia il suo azzurro,come una luce che mi lascia la sua radiosità ,come uno sguardo che diventa gli orli della vita e come un sentimento che diventa solo Amedeo sulla scia disegnata dalla serata sul mio cuore.
MUGE
E per fare un piccolo omaggio alle due città ,a ROMA e a ISTANBUL che ormai da tanto tempo hanno fatto un unione invisibile dentro il mio cuore tramite un volo di aereo che dura soltanto due ore , aggiungo qui un piccolo spazio che espone le loro bellezze.
Le foto esposte in questa pagina:
Mughetti -Mughet-Muge-lily of valley :Raimo Trikka-Luonnonkuva-Arkista
Le bellissime foto di alta qualità che
affiancano la canzone "La casa lungo il
Tevere" in versione italiana sono state
scattate dal fotografo di notevole
talento Davide Pellegrino .Alla pagina
"Concerti 2" sono state aggiunte
altre bellissime foto di Amedeo riprese
da Davide Pellegrino durante il tour 2003
.
.
Le due belle foto di Roma che affiancano la canzone in versione turca sono di Rome Art gallery -www.roma.feeservers.com(Castel Sant'Angelo e Trastevere :1999 Art:Alongi Talotta) La Fontana di Trevi che si trova accanto al titolo della pagina :Massimo Grassi.
La foto di Pantheon:1999 Art:Alongi Talotta www.roma.freeservers.com
Le foto di Amedeo sono state scattate da me durante lo spettacolo con una semplice macchinetta e da una certa distanza per non dare alcun disturbo alle telecamere del Video Italia , al pubblico e per non danneggiare gli occhi del cantautore stesso con il flash.Qui sono state esposte esclusivamente con la buona intenzione di ricordare alcuni bei momenti del concerto e dell' incontro del cantautore con il pubblico nella fase finale del concerto .Sono le semplici foto di ricordi che hanno piuttosto un valore affettivo che artistiche .
Le bellissime foto di Roma in fondo alla pagina sono di :
La fontana di Trevi:Alessio Costantino
Piazza Navona:Giancarlo Gasponi
Piazza di Spagna:Massimo Grassi
Colosseo Di-edit srl.Roma
Le bellissime Foto di Istanbul sono di :
Istanbul at sunset -Istanbul al tramonto image resolution 400x300 by Pisyedili.
Le due foto di Bosforo Ist 3 e Ist 55 :Uluç -Groups.msn.com
Il Palazzo di Topkapi:www.istanbulinfolink:com
Grazie.