IL CONCERTO DI FIRENZE 13 APRILE 2005 TEATRO SASCHALL Firenze splendeva veramente la mattina del 13 aprile quando la stazione di Santa Maria Novella accoglieva il mio treno che mi riportava alla mia città da Bologna dove avevo trascorso la notte precedente per poter vedere il concerto di Amedeo nel Teatro Duse di Bologna.Firenze aveva spazzolato tutte le nuvole nere dei giorni passati e aveva inviato il suo bel sole per poter abbracciare Amedeo che finalmente era tornato a Firenze .E il cuore d'oro di Firenze insieme al mio batteva forte per quella serata.E che bell'Arno era quello quando sono arrivata nel tardo pomeriggio al Teatro Saschall che si trova proprio a Lungarno Aldo Moro ! Forse non tutti lo sanno ,ma questo è uno dei punti più belli da dove si possa ammirare l'Arno tra le sue meravigliose rive dipinte di un verde primaverile tra i passeggianti in biciclette e le sfumature di uno dei tanti ponti che come le belle braccia della Venere di Botticelli unisce le due parti della città .E Teatro Saschall sorge proprio qui dove le note di "Firenze piccoli particolari" si uniscono ai riflessi dell'Arno per poter realizzare il sogno più bello:Quello di sentire questa canzone proprio vicino all'Arno.E quella sera io e alcune mie amiche abbiamo avuto l'occasione di ascoltarla proprio contemplando l'Arno e il sole che stava calando giù dietro il ponte.Amedeo stava facendo le prove dentro il teatro .E chissà se prima di entrare nel teatro aveva dato uno sguardo alla bellezza piena di verde dell'Arno ?E noi stavamo fuori del teatro ,in riva al fiume stavamo ascoltando la sua voce e guardando il splendido panorama delle acque che sembravano di correre dietro il sole che se ne andava via..In quei momenti ,quanto avrei voluto che Amedeo ,dopo le prove uscisse per qualche attimo fuori e venisse a vedere quella meravigliosa vista dell'Arno che stava salutando il bel giorno e accendendo le prime luci dei suoi begli occhi d'argento per poter dirgli "Grazie Amedeo…grazie per questa bellissima canzone …E'una delle più belle di tutto il tuo repertorio..Questa canzone ha tutto un fascino particolare quando viene cantata dalla tua voce ,con la tua interpretazione".E quanto avrei voluto che le cupole del Teatro Saschall si aprissero come i boccoli dei fiori in quel momento e Amedeo venisse fuori con il suo pianoforte e cantasse là tra le sfumature dell'Arno!
Ma stavolta ero felice anche per un altro fatto:Per la prima volta le telecamere di Video Italia erano ospiti qui a Firenze per registrare tutto il concerto e la registrazione diventerà poi un DVD.Negli anni passati avevo sempre sognato che Video Italia venisse al Teatro Verdi dove abbiamo fatto sempre i concerti di Amedeo .Sarebbe stato più meraviglioso fare questa registrazione tra i maestosi palchi da 5 piani strapieni di gente nel Teatro Verdi .Ma anche il Teatro Saschall ,negli ultimi anni,con la sua moderna ristrutrazione e con la sua ottima acustica è entrato tra le preferenze dei cantanti più famosi. Il concerto aveva una scaletta uguale a quella dei concerti organizzati delle altre città,tranne la canzone "Firenze piccoli particolari "che è stata cantata esclusivamente solo qui a Firenze .Perché è dedicata a Firenze.Ed è giusto che sia così.
Nella prima parte del concerto Amedeo ha presentato tutti i brani del
suo nuovo album:Sul nostro amore,Musiche di scena,L'amore con chi,Tutta
intimità,Com'è il tempo,Sì…no…,Veramente così,Qui
,Le belle cose e finalmente "Il Suono".Qui io farei notare la
straordinaria interpretazione di Amedeo che ha dato tutto di sé
soprattutto con "Il Suono"che a mio parere ha ricevuto più
applausi dal pubblico fiorentino insieme ad altri brani favolosi come
"Sì..no..","Tutta intimità" ,"Le
belle cose","Com'è il tempo" e "Qui".Approvo
con convinzione che queste sono le canzoni che sa scrivere soltanto Amedeo
con il suo inconfondibile stile che è tutto suo .Mentre le cantava,
il pubblico si faceva sentire la sua presenza per diverse volte con gli
applausi e poi i commenti erano ottimi.Qui abbiamo un recital e in questo
recital ciò che conta è l'intimità che si crea tra
il pubblico e il cantautore.E l'intimità esige che sia il suono
a precedere a tutto il resto.Il monologo cede il suo posto alla concentrazione
spirituale che viene creata dalla musica.E il cantautore ,senza aver più
bisogno di aggiungere tante altre parole tra una canzone e altra , si
esprime più con la sua voce,con il pianoforte ,con le parole delle
canzoni , con la sua gestualità,con la sua particolare interpretazione
che rende proprio suo quel recital.E la poesia stavolta si fa da sé
senza aver bisogno delle parole .Qui parlano i sentimenti di un cantautore,non
le parole.Questo recital è una passeggiata tra i sentimenti .E
quando ci sono i sentimenti ,le parole si fanno sentire solo con l'essenziale.E'
la canzone che parla qui con le sue parole.E poi concude"Non ho fiato
per altro,perché l'amore è pieno di sé.. "Cantare
è come godere un addio,ci abbandoniamo perché ci lasciamo
andare.L'amore è fare così qui".E nel recital c'è
questo totale abbandono da parte del cantautore e da parte di noi nello
scorrere della musica senza distrarci da altre cose del mondo esterno.Quindi
persino la scenografia si adegua al linguaggio dei sentimenti e forma
le sue sequenze tramite i filmati selezionati tra i vari momenti significativi
della vita di Amedeo soprattutto quando cantava "Sì..no.."
. Le forme astratte e colorate e le scene della vita di Amedeo si completano
a vicenda e terminano con gli squardi di Amedeo che guardano verso il
presente e il futuro dallo schermo della grande cornice che rappresenta
il passato tra i veli che cadono giù dietro la cornice e di canzone
in canzone cambiano il colore come i colori delle stagioni della vita. Nel secondo tempo del recital ritornano i pezzi più significativi di tutto il repertorio:I ricordi del cuore,Quando l'estate verrà ,Notte bella magnifica,Cantare è d'amore che viene accolta sempre con le grida di gioia e di applausi forti da parte del pubblico..Mi ha fatto tanto piacere il ritorno di "Qualcosa di lei"con ottima interpretazione di Amedeo al pianoforte.Pur apprezzando le canzoni che ascoltiamo sempre nei concerti, ci fa così piacere quando lui introduce qualche altro pezzo che non ascoltavamo da anni ! Sarebbe più bello se ritornasse anche qualche canzone indimenticabile come "Le verdi cattedrali della memoria " ,"Dimenticarti mai più","Sotttomarino","Ladri di sole".Ma il regalo più bello che Amedeo ci ha fatto questo anno è stato certamente l'interpretazione di "Per noi" con la sua versione originale.E' una sola la parola:E' FAVOLOSA".E' favolosa ,perché Amedeo sa avvolgerla in tono più caldo ,più tenero ,aggiungendo le parole sue ,con i versi che hanno una cadenza più naturale,più spontanea,senza imprigionarli nei rigidi schemi della perfezione. La canta come gli viene dal cuore,come se stasse dicendo quelle parole ad una persona amata,improvvisandole proprio in quell'attimo.E per questo diventa ancora più bello questo brano. Nella stessa maniera si scioglie "Firenze piccoli particolari" nel suo linguaggio,nella sua voce .Interpretata al pianoforte, si assume un tono tutto particolare con le sue note così dolci e tenere come i cuori che amano veramente Firenze .E' una canzone delicata come la bellezza fine di Firenze. E'bella come l' iris che simboleggia i giardini fiorentini.Ma deve essere cantata solo da Amedeo.Poi "Vicerè" con il filmati del balletto,"Decenni" che ha fatto scatenare il pubblico .Poi"Un uomo venuto da lontano"dedicato a Santo Padre:Quando Amedeo ha iniziato a cantarla,tutto il pubblico fiorentino si è alzato e ha ascoltato la parte iniziale della canzone in piedi con fortissimi applausi.E' stato uno dei momenti più significativi ,più commuoventi della serata .E al termine della canzone di nuovo tutto il pubblico in piedi con interminabili applausi dedicati alla memoria del Papa. Poi "Così sei tu" che mi commuove sempre come il primo giorno al punto che mi trattenevo difficilmente le lacrime.(Non avrei potuto piangere ,perché non si poteva piangere davanti alle cineprese di Video Italia)E quando finisce" così sei tu"si chiude per un attimo lo sipario e ogni volta che la ascolto,sento un strano spasimo di malinconia nel cuore,perché annuncia che siamo vicini al finale. E che peccato!Sarebbe così bello ,se non fosse esistita mai la parola"Fine"nel vocabolario.Se non avessimo mai saputo che cos'è una cosa che finisce.E se fossimo rimasti per sempre nel tempo delle canzoni per vivere sempre senza dire mai "quando comincia ?","Quando termina","Cos'è che finisce?","perché deve finire?".E'così bello il tempo che esiste nelle canzoni,perchè noi siamo sempre gli stessi davanti agli occhi della musica. I sentimenti non cambiano mai nelle canzoni.Tutto torna sempre come prima e nulla finisce.Ritorna l'immenso","Cuore di pace","1950","La vita mia","Vattene amore".Ritorna "Il suono"per riabbracciarci tutti dentro il suo profondo pensiero,il suo amore ,la sua poesia che diventa poesia ,proprio quando getta i suoi versi sullo schermo:"Allora non lo faccio più ,l'amore come poesia,che sembra quasi che tu non sai.Io qui chi sono e tu chi sei.La foglia ,il frutto,il fiore,il ramo"…..E Poi ancora: "Le ho fatto io per te .E' il suono delle parole". La sintesi di tutto il recital è proprio qui,in queste parole. E il pubblico l'ha capito,si scatena….
Per diverse volte le persone del pubblico correvano al palco per regalargli i fiori o per stringergli la mano mentre cantava varie canzoni del repertorio.Poi quando termina "Così sei tu",tutto il pubblico si alza e si avvicina al palco con un affetto indescrivibile,con una tale dimostrazione di calore che esiste solo qui a Firenze.Amedeo si trattiene a lungo sul palco per poter rispondere a tutte le persone che volevano salutarlo o regalargli ancora i loro delicati pensierini tramite i fiori.E' certamente così ,questa è anche la città dei fiori.In ogni primavera abbiamo qui le mostre dei fiori e i giardini dell'Iris . E poi aspettiamo Amedeo davanti alla porta dell'uscita dei camerini.Ma ci sono le scale alte e noi numerosissimi ;probabilmente per questo motivo la direzione del teatro non ci permette di entrare,però i fans provano lo stesso di affollare l'uscita dei camerini .Quando Amedeo è uscito ,si è trattenuto ancora per alcuni attimi con la folla che lo attendeva ,ma naturalmente quei pochi attimi non bastavano per tutti che contemporaneamente volevano avvicinarsi a lui e scambiare con lui qualche parola.Ma lui ha accontentato lo stesso le richieste d'autografo. "Grazie Caro Amedeo per essere tornato a Firenze,per averci fatto rivivere gli attimi indimenticabili e per averci offerto di nuovo l'occasione di riascoltare dal vivo la tua bellissima "Firenze piccoli particolari" . Spero che tu venga un po' più spesso alla nostra Toscana che ti vuole tanto bene . E la Toscana ti attende sempre per il tour "Su di me" stavolta in un'altra sua città.Non dimenticare la Toscana!Ciao." E grazie a te , Firenze… per essere stata te stessa anche nella serata del 13 aprile con la tua bontà e generosità,con la tua bellezza monumentale e naturale,con il tuo spirito artistico ,con il tuo calore e con i tuoi piccoli particolari che hanno riempito il mio cuore.E perdonami se il mio racconto non è all'altezza del tuo spirito che è sublime,lo so.Ma anche tu sai che l'attimo vissuto in una serata di un concerto, è vivo,mentre la parola che lo segue è soltanto come una foglia che cade sulla carta bianca.Non può mai dare o riportare al lettore l'attimo vivente.La parola non sostituisce mai il sentimento.Il tempo scorre come la luce,l'attimo se ne va via e la parola lo segue soltanto come la sua ombra,come il suo riflesso..E credimi.. anche per me gli attimi della serata del 13 aprile attesissimo da due anni sono passati come due secondi.
Dentro di me ora sento solo la voglia di tornare a quel tardo pomeriggio
del 13 aprile ,alla riva dell'Arno ,a quel sole primaverile,mentre ,in
attesa del concerto,con un cuore che si scoppiava d'emozione e con il
fiato sospeso,guardando il sole che calava giù sopra l'Arno ,ascoltavo
"Firenze e piccoli particolari "che stava provando Amedeo nel
teatro senza sapere che lo ascoltavamo fuori.Per me l'attimo sublime è
stato quello.Non capivo niente in quel momento ,ma ora…. lo capisco.La
bellezza è la cosa più fuggente nella vita.Non si sa mai
da dove viene,dove ti afferra e dove ti abbandona. Muge Le foto di Amedeo sono state scattate senza l'uso del flash per non recargli alcun disturbo agli occhi
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